Recensione romanzo: E, tra le pietre di Amasya, io ti rincontrerò di Ritalaura Del Conte.

Trama:

L’amore non dura per sempre, anzi, l’amore non esiste affatto.
Camilla Arslan ne è più che certa, a ventuno anni è la prostituta più desiderata del Guilty
Pleasure, sfuggente e misteriosa, incanta i suoi clienti senza concedersi mai del tutto, si odia e vive esclusivamente per mantenere i suoi fratelli.
Forse è la disperazione a durare per l’eternità.
Nessuno meglio di Tiziano Zammatteo può saperlo, noto chef stellato, torturato
dall’angoscia di un passato che gli pesa addosso come una maledizione, vive come se fosse già morto.
È in una notte d’inverno che Tiziano entra al Guilty Pleasure
per puro caso e, tra le tende
nere e la musica assordante, la vede. Basta uno sguardo ad entrambi per capire che da quel momento in avanti, nulla sarà più come prima.
Quando l’indomani Tiziano se la ritrova a sua insaputa come aiutante in cucina, il
pregiudizio e la sfiducia avranno la meglio, decretando l’inizio di una lotta serrata e feroce, dolore contro dolore. Nessuno dei due vuole innamorarsi, nessuno dei due può farlo.
Tiziano dovrà sposarsi la primavera successiva e Camilla tornare presto in Turchia dai
suoi fratelli.
Ma l’indesiderato ospite giunge a sbaragliare tutte le carte.
Eppure, per il loro amore non v’è futuro né lieto fine.
Non servirà opporsi, né lottare, né combattere, la fine giungerà comunque.
Cosa resiste davvero?
Se non l’amore, né la disperazione o il tempo o il dolore durano per sempre, potrà forse
farlo un amore disperato?
Il loro, disperatissimo amore?

Sicuramente E, tra le pietre di Amasya, io ti rincontrerò è un libro appassionante che si distingue per la profondità della storia raccontata. Le pagine sono ricche di emozioni che catturano l’anima del lettore, trasportandolo in un viaggio coinvolgente attraverso le vite dei protagonisti. L’autrice ha senza dubbio il merito di essere riuscita a raccontare la storia di Camilla e Tiziano con estrema delicatezza. Tuttavia, mentre la trama si sviluppa in modo coinvolgente ed appassionante, ho notato un certo distacco stilistico tra le parti dialogate e quelle descrittive, soprattutto nelle pagine conclusive di ogni capitolo. Questo distacco mi ha fatto percepire il libro come una fusione tra un romanzo e un libro di poesie, una scelta forse intenzionale da parte dell’autrice ma che non mi ha convinta del tutto. A tratti, ho trovato la narrazione un po’ prolissa ma il lato suspense è riuscito a mantenere alto l’interesse durante tutta la lettura. Il racconto della vita straziante di Camilla è commovente e ha suscitato forti emozioni, facendomi immergere completamente nella storia. Le sofferenze di questa splendida ragazza sono descritte in modo così intenso che ho versato lacrime, riflettendo sulle sue esperienze dolorose. Altrettanto commovente è il racconto dell’amore di Tiziano per il suo Calimero. Questo libro mi ha ricordato molto Non ti muovere di Margaret Mazzantini, romanzo da cui è tratto l’omonimo film portato in scena dal marito Sergio Castellitto.

Come già detto poche righe fa, il romanzo di Ritalaura E, tra le pietre di Amasya, io ti rincontrerò è un libro scritto molto bene, ben articolato, coinvolgente e capace di catturare l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine. Tuttavia, nonostante la qualità della scrittura, devo ammettere che alcune caratteristiche testuali non sono riuscite a coinvolgermi come avrei desiderato, lasciandomi con una sensazione di distacco improvviso ed inaspettato dalla storia, distacco che poi andava via nei momenti di dialogo tra i due protagonisti. Un elemento interessante che ho apprezzato è la scelta dell’autrice di accompagnare ogni inizio e fine del libro con citazioni e rimandi a canzoni che ha ascoltato durante la stesura del romanzo; ha dato al romanzo un’intimità diversa dal solito. Inoltre, immancabili e ben inseriti nel contesto. La tematica predominante nel romanzo è affrontata in maniera cruda, ma è bilanciata dai momenti di delicatezza della storia d’amore raccontata.

Il romanzo di Ritalaura affronta in maniera impeccabile e in profondità la tematica complessa della prostituzione riuscendo a dipingerne un quadro molto realistico e crudo, e collegandola in modo eccellente alla fragilità dell’essere umano, evidenziando come l’amore per la propria famiglia possa spingere gli individui oltre i limiti, costringendoli a compiere scelte difficili. La storia lascia una sensazione di vuoto nello stomaco, difficile da colmare. Oltre alla prostituzione, il romanzo esplora tematiche quali l’amore in molte delle sue sfaccettature, il legame familiare che, nonostante le avversità, si rivela una forza inarrestabile, la perdita che lascia segni indelebili, la rassegnazione di fronte a circostanze difficili e, infine, la scoperta di una nuova e bella vita da vivere.

Molto ben sviluppati, inoltre, sono stati tutti i personaggi del romanzo e in maniera particolare i due protagonisti, Camilla e Tiziano. La loro relazione è stata scritta con molta cura, attenzione rivelando due anime che si fondono in un incasinato intreccio di differenze, trasformando la diversità in un punto di forza unico, trasformandolo nel loro segno d’ amore. Camilla e Tiziano incarnano un amore che va al di là delle apparenze, del pregiudizio. La loro diversità diventa la chiave per comprendere appieno il loro modo di amarsi e, parallelamente, di amare se stessi.

Il romanzo di Ritalaura è un affascinante viaggio emotivo attraverso le vicissitudini della vita e le molteplici sfaccettature dell’essere umano. L’autrice offre riflessioni profonde, andando ben oltre la superficie della trama, suscitando nel lettore una connessione intima con i personaggi e le loro esperienze. Un romanzo che invita i lettori a esplorare la forza dell’umanità di fronte alle sfide, lasciando un’impronta indelebile nel cuore di chi si avventura in questa bellissima storia.

VOTO: ⭐ ⭐ ⭐½

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