RECENSIONE ROMANZO: EROS di STEFANY CARELLA.

Sinossi:

Cosa hanno in comune Socrate, Platone e Madonna?
Elia D’Agosto. Ironico e dedito agli istinti passionali. Da studente a professore di storia della filosofia antica, nell’ateneo Amedeo Conte di Novara, per scelta, discepolo di Platone per vocazione. Il Simposio, per lui, è la sacra Bibbia. Al contrario del suo migliore amico, nonché collega, il grande Paride Bassarini. Colui che, inconsapevolmente, gli ha soffiato la donna più bella, Elena Brunetti, l’avvocatessa dalle sembianze di una sirena in grado di fargli credere di aver trovato l’altra parte della mela… ma dal lato sbagliato.
Roxanne. La bambina nata a Danzica con il nome di Rebecca e destinata a diventare la Pietra Preziosa più splendente. La ragazza che sogna di essere una ballerina di tango, ma che si trasforma nell’Usignolo Dorato che seduce ogni uomo convinto che i diamanti siano i migliori amici di una ragazza. Lei ha una sola certezza: nessuno sarà mai in grado di spezzarle il cuore. Fino a quando una testa riccia decide di rubarla a chi l’aveva già comprata.

Un contratto, un banchetto e una ridicola ossessione per quel tocco capace di far sentire una pelle toccata mille volte ancora vergine. Perché quando l’amore si dà al migliore offerente, la gelosia è pronta a far battere un cuore… matto!

ATTENZIONE: il libro contiene scene esplicite e di prostituzione che possono turbare la sensibilità del lettore, la lettura è consigliata a un pubblico adulto e consapevole.

L’autrice stessa sa da quanto tempo aspettavo di leggere la storia di Elia e di Roxanne; immaginate la mia felicità quando mi è arrivato il pacco contenente il libro in questione e non c’è neanche bisogno che vi dica che ho iniziato subito a leggerlo (sì, ammetto di aver tardato un po’ nel pubblicare la recensione ma vari impegni mi hanno impedito di farlo). Mi aspettavo sicuramente una storia forte, tematiche altrettanto forti e tante lacrime da versare. Spuntiamo pure tutte e tre le mie aspettative perché è esattamente ciò che è successo! 🤣

Partiamo subito dalla scrittura di Stefany: sempre molto scorrevole, minuziosa e dettagliata al punto giusto. Leggendo i vari capitoli di Eros ho avuto la sensazione di non riuscire a comprendere fino in fondo lo scambio di battute dei vari personaggi ma arrivata ai capitoli finali tutto ha avuto più senso; questa scelta di “dire ma non svelare troppo, almeno fino alla fine del romanzo” mi ha colpita ed incuriosita molto. Credo che non sia facile fare una scelta del genere ma se c’è una cosa che ho imparato di Stefany attraverso i suoi libri, è che le piace prendersi dei rischi. Si è assunta anche il rischio di raccontare una storia per niente facile e che poteva urtare la sensibilità di molti lettori; ammetto che non è stato facile leggere alcuni capitoli di Eros, soprattutto quelli iniziali e riguardanti Roxanne ma è pur sempre vero che le storie difficili da raccontare e da leggere/ascoltare poi sono sempre le migliori. Parlando a livello più “tecnico”, ciò che ho maggiormente apprezzato è stato il fatto di voler partire dal principio della vita di Elia e Roxanne; se nel secondo caso ero quasi certa di andare a leggere una storia forte e incisiva, per quanto riguarda Elia non pensavo che Stefany decidesse di raccontare la sua vita in maniera così intima; per farla breve, mi aspettavo che si concentrasse maggiormente sulla sua storia con Roxanne. Mi ha stupita? Assolutamente sì! Io adoro Elia; fin dal primo volume della saga Ti sillogismo nel quale Elia fa la sua prima comparsa, ho sentito una certa empatia con questo personaggio, confermata poi in Eros. Ho capito fino in fondo le sue scelte, ho confermato la mia teoria riguardo lui ed Elena che, lo dico già da subito così mi tolgo questo pensiero 🤣, è il personaggio che più ho detestato in Ti sillogismo e anche e soprattutto in Eros. Non ho condiviso il suo modo di vedere e vivere la sua vita privata e quella legata alla sua carriera, non ho gradito il suo ‘prendersi gioco’ di Paride ed Elia e mi sento di darle un consiglio (anche se non richiesto): Amore, la prima seduta da uno psicologo te la posso pagare io, e anche con estremo piacere! E qui mi fermo… 🙊

Per quanto riguarda i legami nati e cresciuti all’interno di Eros, ho un debole per quello tra Paride ed Elia. La loro amicizia è un qualcosa di stupendo; un legame che ha i suoi alti e bassi, soprattutto in determinate circostanze, ma che si rivela sempre essere uno dei più veri e puliti in assoluto. Paride ed Elia sono la vera essenza dell’amicizia; chi non si è sentito ferito almeno una volta da un amico? Chi non ha scelto di pensare al bene del suo amico piuttosto che al suo, almeno una volta nella vita? Il tipo di amicizia che ci racconta Stefany è reale e la bellezza di questo rapporto è proprio questa; nessuno dei due si sente in dovere di cambiare per l’altro o di parlare in presenza dell’altro, per difendersi da qualcosa, a loro basta guardarsi per capirsi. Credetemi, ho ancora la pelle d’oca se penso all’evoluzione della loro amicizia; grazie Stefany per averne parlato e per avermi fatto conoscere cosa vuol dire davvero sentirsi legato a qualcuno come se fosse tuo fratello, anche se in realtà non lo è. Ovviamente speciale è il rapporto tra Elia e Roxanne; due anime perdute e in cerca di un amore che non sia quello che ci viene raccontato nelle fiabe ma bensì un amore fatto di comprensione, a volte di dolore ma soprattutto rinascita. Elia e Roxanne rinascono insieme, l’uno tenendo per mano l’altra, l’uno appoggiandosi alle sofferenze dell’altra, comprendendole e rendendole proprie. Leggere la loro storia è stato davvero emozionante e ti fa capire quanto sia bello, in amore, non sentirsi mai giudicati per quello che si è e per il proprio passato; Roxanne non ha scelto quella vita ed Elia lo sa e lo comprende non in base alle parole della sua amata ma guardandola semplicemente negli occhi e vedendo riflesso se stesso in quegli occhi spenti, feriti e che hanno voglia di una rinascita.

Il tasto dolente di tutto il romanzo è stata la storia di Roxanne, la nostra Rebecca. Ho provato tanta rabbia nel leggere quello che ha dovuto subire questo splendido Usignolo Dorato e molte volte ho dovuto interrompere la lettura, fare un respiro profondo e prendermi del tempo per pensare…pensare a lei, alle altre ragazze, alla vita che hanno vissuto senza alternativa di scelta. Perché a volte la vita è così crudele da non presentarti neanche una piccola via di fuga. Per molto tempo la vita di Roxanne è stata senza via di fuga; e poi è arrivato il suo Dioniso e tutto è cambiato. Lui, la sua luce in mezzo a tanti anni di buio pesto; colui che ha ucciso per sempre Roxanne e ha ridato vita a Rebecca. Miei cari Flowers, intraprendete questa meravigliosa lettura con la consapevolezza che la vita di Roxanne non sarà semplice da leggere e da assimilare, ma necessaria per capire che dietro ad ogni gesto, ad ogni sorriso di troppo e ad un’apparente allegria mista a leggerezza, c’è sempre una parte di storia triste che merita di essere raccontata.

Nessuno spoiler sulle tematiche trattate da Stefany ma sappiate che ognuna di esse è stata sviluppata in maniera impeccabile; ognuna di essa mi ha fatto sentire come se qualcuno mi avesse tirato un pugno allo stomaco. E fin quando non ho finito di leggere Eros, non sapevo di averne così tanto bisogno.

Ho letto Eros alternando momenti di commozione, di felicità, di delusione, di rabbia e con tanta consapevolezza. Consapevolezza che la storia di Roxanne mi avrebbe toccata nel profondo e così è stato ma non sapevo che anche il vissuto di Elia lo avrebbe fatto. Perciò se volete emozionarvi insieme a loro, se vi sentite pronti a toccare dei tasselli dolorosi della loro vita come l’abuso, la violenza, l’abbandono e sentimenti come la paura, la tristezza, la rabbia ma soprattutto se volete conoscere ogni aspetto della vita di Rebecca, la Pietra Preziosa, l’Usignolo Dorato, Roxanne la ballerina di tango dalle ali spezzate pronta a strapparsele per rinascere, questa storia è per voi. 💚

VOTO: ⭐⭐⭐⭐⭐

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