RECENSIONE ROMANZO: FOREVER di SARA PELIZZARI.

TRAMA:

Frank ha quarant’anni e una vita tutta da vivere, nonostante il destino abbia altri progetti per lui. 

La voglia di affrontare e superare a testa alta gli imprevisti che la sorte gli riserva, per coronare il suo sogno d’amore con Azzurra, si contrappone alla sofferenza di lottare contro problemi che a volte sembrano insuperabili. 

Riuscirà Frank a vincere la sua battaglia più importante contro gli innumerevoli sgambetti di un fato che sembra non avere alcuna pietà?

Questo libro è liberamente tratto da una storia vera e riscritto secondo la versione personalissima dell’autrice.

Mentirei se vi dicessi che questa lettura per me è stata facile da portare a termine e non perché sia scritta male o perché non ho provato delle emozioni leggendola, anzi; la storia di Frank mi ha colpita fin dalle prime pagine, sono entrata in empatia col suo dolore, con gli stati d’animo descritti e con la sua storia, in generale. Ho capito anche Azzurra, le sue preoccupazioni e la voglia di abbattere quei muri colmi di insicurezze; e che dire di Stella? Più che una cugina, mi è sembrata quasi come se fosse la parte femminile di Frank e ho amato ogni sua parola detta, ogni tentativo di alleggerire una situazione per nulla facile da gestire. Apparentemente non c’è nulla che non va in Forever di Sara Pelizzari eppure ad un livello più strutturale della storia, forse c’è stato quel qualcosa che non me l’ha fatto apprezzare come avrei voluto, pur essendomi emozionata molte volte durante la lettura.

La scrittura di Sara, come già nel primo libro che ho letto di quest’autrice, L’altra metà del cuore, si conferma essere semplice, il racconto è fluido e ben scritto ma ho avuto nuovamente la sensazione che mancasse quel di più tra un capitolo e l’altro capace di farmi entrare fino in fondo nella storia. La particolarità di Forever è che Sara sceglie di scrivere una sorta di diario e credo che questa scelta sia stata azzeccata in quanto avere una “mappa” degli eventi da seguire, permette al lettore una lettura più scorrevole e soprattutto consapevole. A pensarci bene, credo che sia stata proprio la scelta di scrivere un libro sottoforma di diario a far mancare quel particolare in più che non viene scritto o che viene trattato ma in maniera frettolosa; leggendo altre bellissime recensioni di bookblogger che si sono dedicate a questa lettura, non ho riscontrato lo stesso “problema” però, quindi il pensiero appena espresso è molto soggettivo. Non ho gradito molto neanche le ripetizioni che sono state scritte dall’autrice anche se ho provato ad immaginare perché avesse fatto questa scelta (es. si ripete molte volte la volontà di sposarsi, di crearsi una famiglia; etc.) la risposta che mi sono data è che l’autrice voleva sottolineare in questo modo la voglia da parte di Frank di sconfiggere la malattia e tornare a vivere una vita serena e felice; un inno alla vita, quindi, che nelle pagine di Forever torna spesso e in maniera prorompente e che mi è piaciuto molto come del resto ho apprezzato le tematiche trattate.

A proposito di tematiche, infatti, in Forever torna un tema molto vicino a noi e che in questi ultimi anni non sempre ha fatto piacere ritrovare e leggere nei libri; personalmente ho apprezzato e mi ha molto soddisfatto il modo in cui Sara ha parlato del Covid; il virus non è protagonista assoluto del romanzo ma è la cornice, insieme alla patologia di cui soffre Frank, per far si che chiunque legga le parole di Frank, Stella e Azzurra e tutti gli altri protagonisti di Forever, attraverso la penna di Sara, non si sentano soli e che trovino la forza per uscirne da vincitori. A proposito di della patologia di cui soffre Frank, il Deficit di Alfa1, devo fare i miei complimenti all’autrice per il modo in cui ha scelto di trattare tale argomento; è stata molto chiara, precisa e dettagliata nello spiegare e approfondire questa patologia ed è anche riuscita a non appesantire più del dovuto un romanzo così tanto emotivo, con ulteriori e intense pagine sull’argomento.

Ma quello che mi ha lasciata davvero senza parole è stato il finale; inaspettato ma davvero molto emozionante. Posso confermarvi che leggendo la storia di Frank e i pensieri di questo splendido personaggio, ho davvero sperato fino alle ultime pagine che il suo epilogo fosse diverso da quello che in realtà, alla fine, è. Ho sognato insieme a lui quella seconda possibilità tanto desiderata, quella vita perfetta insieme alla donna che ha sempre amato e con la sua famiglia, con uno splendido ricordo del suo papà. Ma leggere le parole di Stella, leggere ciò che era stata capace di fare nonostante il suo dolore, mi ha lasciato attonita e allo stesso tempo mi ha fatto riflettere molto. Quanto può essere forte l’essere umano, in queste circostanze? Quanto coraggio ci vuole nel prendere in mano la tua vita, la vita di un familiare, e riscrivere il suo destino, pur essendo consapevole che quel destino, ahimè, non può essere cambiato? Leggere poi che Forever è tratto da una storia vera (si, io solitamente leggo una seconda volta la trama dopo aver iniziato un libro e non subito, perché mi aiuta a concentrarmi di più alla storia) ha reso tutto molto più forte, coinvolgente ed toccante.

Sapete cosa vi dico? Ci sono circostanze in cui la parte strutturale di un libro e il parere personale, la preferenza riguardo questa parte specifica di un libro passa in secondo piano. In questo caso è passato in secondo piano perché in Forever c’è un racconto di vita sofferta, una vita ingiusta ma che, ancora una volta, merita di essere vissuta fino al nostro ultimo respiro. Non è stato semplice leggere del Covid, non è stato semplice leggere delle sofferenze che Frank e la sua famiglia hanno affrontato sempre con molta forza e tanto coraggio, delle numerose battaglie. E non è stato semplice immedesimarsi in Stella, neanche nell’autrice stessa; non è facile leggere una storia del genere, e immagino che non lo è neanche scriverla, soprattutto se quel tipo di dolore l’hai provato in prima persona. È proprio per questo che ammiro la forza di Sara, il coraggio che ha avuto nel raccontare un avvenimento così intimo, trattandolo sempre con estrema delicatezza e lanciando al lettore uno dei messaggi più belli e importanti: vivete e fatelo sempre con coraggio, vivete ogni istante della vostra vita e godetevelo.

Una storia emozionante, un diario di vita che consiglio a tutti di leggere.🤍

VOTO: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐

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