RECENSIONE SERIE TV: THE BOLD TYPE

A molte giovani donne/adolescenti, nelle fasi della vita in cui ci si immagina a fare i più vari e bizzarri lavori, è sicuramente capitato di sognare d’essere sedute dietro una scrivania a scrivere articoli di moda o, ancora meglio, diventare stiliste. Sì, ovviamente è capitato tante volte anche a me e qualche settimana fa, iniziando questa serie, sono tornata indietro nel tempo e ho sognato ancora una volta il mio futuro come ero solita fare da adolescente. Vi confesso che non ho dovuto fare un grande sforzo perché è ancora un mio grande desiderio quello di sedermi dietro una scrivania e scrivere articoli o, ancora di più, lavorare alla stesura del mio primo romanzo!🤩 In questo caso, grazie allo straordinario lavoro delle tre protagoniste di The Bold Type, ho sognato di lavorare per la rivista Scarlet… Beh, peccato che alla fine della terza stagione, io mi sia dovuta svegliare!🙄

La serie segue le vicende di tre giovani migliori amiche, Jane, Kat e Sutton, che lavorano per Scarlet, una rivista femminile americana di moda, spettacolo, sport e amore. Le tre amiche si destreggiano tra carriera, amore, amicizie e vita nella metropoli di New York, imparando a trovare le proprie voci.

Ispirata alla vita di Joanna Coles, ex caporedattrice della famosa rivista Cosmopolitan, fin dal primo episodio il mix tra femminismo, commedia romantica e giornalismo hanno giocato a favore per la riuscita positiva dell’intera serie; credetemi quando vi dico che non c’è stato un solo episodio che mi abbia annoiata e mi abbia fatto pensare “adesso smetto di guardarlo”! E’ una serie priva di stereotipi, moderna, divertente ma allo stesso tempo aiuta lo spettatore a riflettere su molte tematiche che, badate bene, non riguardano soltanto noi ragazze; sì, proprio così, credo infatti che le tematiche come l’emancipazione, i diritti umani, il rispetto del singolo sul posto del lavoro, l’amore in tutte le sue forme, siano comuni a tutti gli esseri umani. Se doveste chiedermi un sostantivo col quale definire questa serie io vi direi sicuramente libertà; è proprio così che mi sono sentita durante gli episodi: libera di amare, libera di sognare in grande ma anche di aver paura dei miei stessi sogni, libera di non sentirmi abbastanza e poi finire per ricredermi e dimostrare quanto, in realtà, io sia abbastanza e non perché lo dice la società ma perché lo decido e lo sento IO, libera di far sentire al mondo la mia voce. E’ proprio per questo motivo che consiglio la visione di questa leggera e fresca serie ad un pubblico più ampio possibile, regalando momenti di spensieratezza che sicuramente in questo periodo non sono mai troppi.

Sì, credo di essere stata abbastanza sintetica e allo stesso tempo precisa (senza spoilerare assolutamente nulla) riguardo alle libertà che queste tre meravigliose protagoniste si “guadagneranno” nel corso della serie. Ho preferito qualcuna in particolare tra le tre protagoniste? Ovviamente si. Sutton Brady mi è entrata subito nel cuore; è una ragazza che ha grandi capacità di realizzare i propri sogni ma ha tanta paura e soprattutto è insicura riguardo alle sue reali competenze. Quanti di noi si sono sentiti come lei? Ecco, bene. E’ proprio per questo che mi sono affezionata tanto a lei; Sutton sono io, Sutton sei tu che stai leggendo e anche chi non lo sta facendo. Le insicurezze fanno parte di noi ma, proprio come insegna la nostra bellissima protagonista, bisogna lottare per poterle sconfiggere e poter realizzare tutti i nostri sogni; certo, capiterà di perdere una battaglia e chi ha visto la serie sa quante volte è successo a tutte loro ma l’importante è rialzarsi e riprovarci, sempre. Lo sa bene Jacqueline Carlyle, direttrice della rivista Scarlet e un’altro dei personaggi che ho amato, che anche durante le puntate delle tre stagioni molte volte si è vista mettere i bastoni tra le ruote ma non si è mai arresa. Jacqueline non è solo una direttrice; è una migliore amica, una sorella, una mamma, è tutto quello che di bello si può celare dentro una donna. Con lei ho pianto, ho riso e mi sono ritrovata ad immaginare come sarebbe poter davvero lavorare con una persona come lei. E’ possibile? Io credo proprio di si.

Non mancano, ovviamente, le storie d’amore e in questo caso devo abbandonare la mia amata Sutton e abbracciare l’idea d’amore che ha Kat! Certo, ne ha presi di pali anche lei, poverina!😂 Ma la conclusione più bella è che, nonostante le esperienze, il cuore spezzato e la paura di non essere ricambiate, bisogna prima di ogni altra cosa al mondo amare se stessi. E’ un processo lungo e soprattutto difficile da capire per una ragazza di 20 anni ma credo che Kat sia sulla strada giusta. E che dire di Jane? Pur amando alla follia la sua storia d’amore con Ryan e il loro esserci l’uno per l’altra soprattutto nel momento del bisogno, quello che ho apprezzato di lei è il suo amore per il suo lavoro, la sua voglia e forza di dire la verità nonostante questo, a volte, voglia dire mettersi contro qualcuno. Credo che sia racchiusa proprio in questa consapevolezza l’essenza della frase “far sentire la propria voce” e nessuno meglio di Kat, Sutton e Jane lo sa.

P.S ASPETTO CON ANSIA LA QUARTA STAGIONE ANCHE SU NETFLIX!

VOTO: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐

Finalmente è arrivato il momento di scrivere anche la recensione della quarta stagione di The Bold Type! 😍 Siamo al 18 febbraio 2022 e a distanza di pochissimi giorni posso dire di aver divorato anche questa stagione! Cosa posso aggiungere se non che è davvero meravigliosa?! Vi sembrerà strano ma ho decisamente preferito tutti gli episodi della quarta stagione piuttosto che quelli della terza, per esempio, o della seconda. Sono stati toccati dei temi davvero importanti ed è stato fatto in maniera davvero impeccabile; non voglio spoilerare niente quindi non ve li dirò ma sappiate che, per coloro che decideranno di guardare The Bold Type, ci sarà da emozionarsi soprattutto negli episodi 10 e 11; vi ho più volte detto che non sono il tipo che si emoziona facilmente quindi potete credermi quando vi dico che ci sono episodi da pelle d’oca più per il loro modo di toccare determinati argomenti che per la recitazione in sé degli attori presenti. Ho trovato questa quarta stagione molto più concentrata sul personale e questa scelta, secondo me, è stata vincente; non freintendetemi, mi piace molto il fatto che alla Scarlett si parli del potere delle donne, della moda, delle donne in società e tanto altro ma nelle altre stagioni molto spesso il loro lato personale veniva un po’ messo da parte, soprattutto quello di Sutton e Jane, per esaltare la figura di donne in carriera. Solo al personaggio di Kat, secondo me, fin dalla prima stagione è stato dato il giusto valore sia come donna in carriera che come donna che sta scoprendo lati di sé stessa che non sapeva di avere. Il percorso di Kat è chiaro e lineare e per fortuna lo diventa anche quello di Jane e Sutton, due ragazze che mi sono entrate nel cuore e con le quali ho sentito una certa empatia. Ho percepito la paura di Jane per la sua salute e la sofferenza di dover abbandonare la sua unica certezza; ho percepito il terrore negli occhi di Sutton quando credeva di non riuscire a realizzare il suo grande sogno, paura che si trasforma spesso in coraggio e poi di nuovo in paura e questo la rende uno dei personaggi più veri e belli di The Bold Type.

Ma restiamo ancora un po’ sulle tematiche trattare; in questa stagione di The Bold Type viene dato un bel po’ di spazio ad una donna che io amo particolarmente; una donna forte, con una splendida carriera alle sue spalle ma che, come spesso accade, vive in un matrimonio apparentemente difficile. Eccola una bella tematica sviluppata: matrimonio e lavoro. Quando il lavoro diventa come il tuo compagno di vita e il tuo compagno di vita diventa quasi un estraneo ai tuoi occhi? La storia di Jacqueline si concentrerà proprio su queste domande. The Bold Type affronta la tematica matrimonio\lavoro inserendo anche un’altra tematica importante che vorrei citare assumendomi la responsabilità di fare un piccolo spoiler; improvvisamente al binomio matrimonio lavoro, viene aggiunto un altro elemento: i figli. Quando, una giovane coppia in carriera e sposata da poco tempo, può decidere di avere un bambino? C’è un tempo? Beh, in un certo senso in The Bold Type si. Perché? Eccoci con un’altra tematica fondamentale da sviluppare. Sapete bene che Sutton e Richard hanno una bella differenza di età e voi che mi conoscete sapete bene quanto io ami questo fattore 😍 ed è proprio per questo che quando il ‘famoso dilemma’ ‘figli a breve o aspettare qualche anno? ‘ viene a galla, non me la sono sentita di schierarmi dall’una o dall’altra parte; credo che sia un tema così delicato che non bastano due puntate di 45 minuti l’una per arrivare ad una conclusione pacifica per entrambe le parti. Ho compreso le ragioni di Sutton, giovane ragazza che ha una gran voglia di arrivare sempre più in alto nel suo lavoro, grandi obiettivi per grandi sogni, ma ho compreso anche le ragioni di Richard, un uomo già in carriera che vede nella creazione di una famiglia con la donna che ama, un ultimo gradino per arrivare alla completa felicità. Da che parte stare? Io ho scelto di stare dalla parte di entrambi.

Una quarta stagione davvero emozionante che però ci lascia con l’amaro in bocca per i suoi tanti interrogativi. E allora che fare se non aspettare la quinta stagione? 😍

VOTO: ⭐⭐⭐⭐⭐

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